Cassiopea

Nel cielo la vanitosa regina Cassiopea è raffigurata seduta sul trono.
Questa costellazione è facilmente identificabile per la caratteristica disposizione a W (o a M) delle sue cinque stelle più brillanti: a (alfa) Schedar è una gigante gialla distante 120 anni luce; b (beta) Caph è una stella bianca distante 42 anni luce; g (gamma) Cih, distante 780 anni luce, è una gigante blu variabile del tipo chiamato stella con inviluppo esteso (shell star); s (sigma) Ruchbah, è una doppia con componenti di colore verde e azzurro distante 1.300 anni luce; e (epsilon) è una gigante blu distante 520 anni luce.
Grazie alla posizione settentrionale, la costellazione è circumpolare per tutti gli osservatori a nord della latitudine +30°, e culmina alle 22 del 10 novembre.
Vicino alla stella k (kappa) si verificò la famosa esplosione di supernova del 1572 osservata da Tycho Brahe.
I resti di questa supernova costituiscono ora una radiosorgente distante 20.000 anni luce.
I resti di un’altra supernova esplosa intorno al 1660 costituiscono la radiosorgente più forte di tutto il cielo, Cassiopeia A, distante 10.000 anni luce e vicina all’ammasso M52.
La costellazione del Cefeo possiede numerose stelle sufficientemente luminose disposte a formare una figura facilmente identificabile e, sebbene non contenga nebulose o ammassi stellari particolarmente spettacolari, abbonda di stelle doppie e variabili, compresa la celebre d (delta), prototipo delle variabili cefeidi e usata come campione di luminosità per calcolare la distanza degli oggetti celesti.
Le fluttuazioni della quantità di luce emessa da questa stella furono scoperte nel 1784 dall’astronomo inglese dilettante John Goodricke, un sordomuto morto nel 1786 a soli 21 anni.