Andromeda


Andromeda incatenata, dipinto di Gustave Doré

Andromeda è una figura della mitologia greca, figlia di Cefeo e di Cassiopea, sovrani d'Etiopia.
Le disgrazie di Andromeda cominciarono il giorno in cui sua madre sostenne che lei fosse più bella persino delle Nereidi dai verdi capelli, un gruppo di cinquanta ninfe marine particolarmente seducenti.
Le Nereidi, offese, decisero che la vanità di Cassiopea aveva decisamente superato i limiti e chiesero a Poseidone, il dio del mare, di darle una lezione.
Per punizione, Poseidone mandò un mostro terribile (alcuni dicono anche un'inondazione) a razziare le coste del territorio del re Cefeo.
Sbigottito per le devastazioni, con i sudditi che reclamavano una sua reazione, l'assediato Cefeo si rivolse all'Oracolo di Ammone per trovare una via d'uscita.
Gli fu detto che per quietare il mostro doveva sacrificare la sua figlia vergine: Andromeda.
Ecco che allora l'innocente Andromeda fu incatenata a una costa rocciosa per espiare le colpe della madre, che dalla riva guardava in preda al rimorso.
Secondo la leggenda questo evento si verificò sulle coste del Mediterraneo, a Joppa (Giaffa), la moderna Tel Aviv.
Mentre Andromeda se ne stava incatenata alla rupe battuta dalle onde, pallida di terrore e in lacrime per la fine imminente, l'eroe Perseo, fresco dell'impresa della decapitazione di Medusa la Gorgone, capitò da quelle parti.
Il poeta latino Ovidio nel suo libro Metamorphoses ci dice che Perseo in un primo momento scambiò Andromeda per una statua di marmo.
Ma il vento che le scompigliava i capelli e le calde lacrime che le scorrevano sulle guance gli rivelarono la sua natura umana.
Perseo le chiese come si chiamava e perché era incatenata lì.
Andromeda, completamente diversa dalla sua vanitosa madre, in un primo momento, per timidezza, neanche gli rispose; anche se l'attendeva una morte orribile fra le fauci bavose del mostro, avrebbe preferito, per modestia, nascondere il viso tra le mani se non le avesse avute incatenate a quella roccia.
Il suo cuore fu rapito alla vista di quella fragile bellezza in preda all'angoscia.
Perseo continuò a interrogarla.
Alla fine, per timore che il suo silenzio potesse essere interpretato come ammissione di colpevolezza, gli raccontò la sua storia, che interruppe improvvisamente, lanciando un urlo di terrore alla vista del mostro che, avanzando fra le onde, muoveva verso di lei.
Un attimo di pausa, per chiedere ai genitori di Andromeda di concedergli la mano della fanciulla, e Perseo si lanciò contro il mostro, lo uccise con la sua spada, liberò l'estasiata Andromeda fra gli applausi degli astanti e la fece sua sposa.
In seguito Andromeda gli diede sei figli, compreso Perses, progenitore dei Persiani, e Gorgofone, madre di Tindaro, re di Sparta.

Pittura [modifica]
* Andromeda - Dipinto di Rembrandt (1629).
* Perseo libera Andromeda - Dipinto di Pieter Paul Rubens (circa 1620).
* Perseo e Andromeda - Dipinto di Pieter Paul Rubens (1622).
* Andromeda - Dipinto di Tamara de Lempicka

Letteratura
* Andromeda - Tragedia perduta di Euripide.

Astronomia
* Il mito di Andromeda è così universalmente noto da essere stato immortalato anche nel cielo: esistono infatti le costellazioni di Andromeda, Perseo, Cassiopea, Cefeo, nonché la costellazione della Balena, che rappresenta il mostro marino.
Andromeda in cielo è visibile con le braccia allargate in un gesto di supplica, piegata di lato con il capo sull’angolo superiore del quadrato del Pegaso e con i piedi vicino a Perseo.
L’oggetto che più la contraddistingue è la grande galassia spirale M31 detta anche Galassia di Andromeda, posta nella parte settentrionale della figura.
A occhio nudo appare come un confuso chicco di riso ma è il probabilmente il più lontano oggetto visibile ad occhio nudo, dista infatti da noi 2,3 milioni di anni luce.
Questa galassia è considerata una sorta di gemella, ma un po’ più grande, della nostra Galassia, la Via Lattea ed insieme rappresentano i corpi più grandi dell’Ammasso Locale.